Quale zaino scegliere per un trekking e come riempirlo

Gli ultimi anni di pandemia ci hanno permesso di apprezzare meglio le meraviglie del nostro territorio italiano: mari, città, laghi pianure e, soprattutto, montagne.

I dati del turismo, infatti, segnalano un significativo aumento di soggiorni nei pressi delle aree montuose; meta scelta non solo per evitare assembramenti ma anche per dedicarsi a passeggiate all’aria aperta e cimentarsi nel raggiungimento di qualche vetta.

Quando si organizza un Trekking con gli amici, le domande più frequenti sono “che zaino porti? Credi serva coprirsi bene? Secondo te servirà questa cosa? “.

Rispondere correttamente alle precedenti domande non solo permette un’ottima organizzazione della propria gita ma, inoltre, risulta estremamente importante per almeno due motivi: 1) in montagna è necessario avere tutto l’occorrente per fronteggiare ogni imprevisto; 2) caricare lo zaino di oggetti inutile ci costringe a sopportare pesi eccessivi, redendo più spiacevole la nostra esperienza di trekking.

Quale zaino scegliere?

Prima di affrontare una sessione è estremamente importante scegliere tra i migliori zaini da trekking in modo da non acquistare prodotti scadenti e pericolosi. Sicuramente sono da evitare i zaini di scuola. Sebbene alcuni possono essere molto capienti il loro interno è studiato per trasportare libri (materiale solido e compatto, senza particolari suddivisioni interne) e la struttura dei lacci, spesso molto larga per contenere il maggior numero di quaderni e non è pensata per sorreggere il peso per lunghi tragitti. Il rischio, infatti, oltre che un possibile mal di schiena è quello di doverlo svuotare per trovare le cose di immediato utilizzo (come la borraccia).

Decisamente meglio sono gli zaini tecnici, i cui ganci sono predisposti al miglior sostenimento lombare dei carichi e la cui suddivisione in tasche permette di poter avere un accesso rapido ai bisogni che si possono presentare lungo l’attività fisica.

  • Tra le diverse caratteristiche di questi modelli si suggerisce di ricercare quelli dotati di:
    una doppia cintura di sostegno del peso (si tratta di due ganci, uno ad altezza spalle e l’altro intorno al giro vita, che permettono di distribuire il sostegno del peso su tutto il copro, evitando carichi eccessivi nella zona delle spalle);
  • numerose tasche, anche di piccole dimensione, dove poter agilmente reperire il materiale utile per l’attività che si sta svolgendo (esistono anche modelli con una cannuccia incorporata che permettono di idratarsi senza tirare fuori la borraccia);

La dimensione

La grandezza degli zaini di trekking si determina in base alla capienza in litri. Pertanto, si suggerisce di avere più modelli in casa: uno da almeno 20-30 litri per le escursioni brevi (principalmente quelle estive) e giornaliere (senza il necessario per dormire). Per avventure più impegnative, invece, è necessario affidarsi ad una soluzione più capiente, come uno zaino da almeno 55 litri (necessari per sacco a pelo, cambio notte e igiene personale).

Si consiglia di scegliere la capienza dello zaino in base all’effettiva esigenza. Infatti, se non è necessario trasportare molto materiale, uno zaino eccessivamente grosso e vuoto, può causare problemi di equilibrio oltre che un mescolamento continuamento del contenuto.

Cosa mettere nello zaino?

In ogni zaino, a prescindere dal tipo di esperienza che si ha in programma, è necessario portare con sé:

  • un kit di pronto soccorso, contenente almeno cerotti (soprattutto quelli per le vesciche), gazze, disinfettante, coltellino svizzero, lacci di cambio, spago;
  • un cambio, indispensabile per ogni evenienza;
  • dei vestiti più pesanti, indipendentemente dalla stagione in montagna il tempo cambia in fretta e non si può prevedere con assoluta certezza la stabilità del tempo;
  • una mantella (per l’acqua) e un kway (per il vento), per le medesime ragioni di dubbi meteorologiche;
  • almeno una borraccia piena (la quantità da valutare in base allo sforzo previsto e alla presenze di punti di ristoro lungo il tragitto);
  • almeno barretta energetica/scorte di cibo (da ponderare in base alla lunghezza del tragitto e in base al presunto dispendio energetico);
  • della crema solare e occhiali da sole, perché anche se non si percepisce direttamente in altitudine la predisposizione ai raggi solari è molto più elevata;
  • una protezione pe le labbra (ad esempio burro cacao) per evitare fastidi legati al vento;
  • un cellulare carico (si suggerisce anche una batteria portatile), non per fare delle belle instangrammate (quelle sono rimesse al divertimento del singolo) ma perché potrebbe capitare la necessità di contattare soccorsi;
  • delle bacchette per aiutare il passo, se ritenute necessarie (soprattutto in discesa sono un ottimo aiuto per scaricare il peso. Inoltre diversi zaini da trekking hanno predisposto dei lacci per portarli trasportare comodamente laddove non si decidesse lungo il tragitto di non utilizzarli);
  • un sacco per la spazzatura, importante per salvaguardare l’ambiente

Per escursioni più impegnative…

Quanto precedentemente indicato vale per ogni tipo di attività.  Tuttavia se sono in programma uscite più impegnative e, magari, distribuite su più giorni (quindi, per intenderci, da zaino di oltre 55 litri) occorre aggiungere:

  • un sacco a pelo, da riporre in appositi spazio pensati negli zaini di maggior dimensione (solitamente allacciato in alto o in una apposita tasca in basso);
  • una torcia elettrica, per potersi muovere anche nelle ore più buie e se si dorme in camerate comuni (spesso presenti nei rifugi) per gestire gli spostamenti notturni;
  • kit d’igiene personale, a seconda delle esigenze;
  • il caricatore del telefono, ove fosse necessario per emergenze;
  • cibo e acqua in previsione della presenza di punti di ristori e della durata dello sforzo.

Altri oggetti da inserire

Restano esclusi (in quanto rimesse al divertimento del singolo) tutti gli oggetti di intrattenimento personale come: macchine fotografiche, binocoli o cannocchiali, teli per riposo lungo il tragitto, carte etc. L’unico elemento da tenere in considerazione è quello di gestire il peso in maniera opportuna per la lunghezza e lo sforzo previsto.

Pronti per partire

Per concludere, si raccomanda anche la massima attenzione nella fase di riempimento dello zaino. Saper mettere gli oggetti di più facile e frequente utilizzo (come la borraccia) nelle tasche più accessibili aiuta a risparmiare tempo e a gestire meglio lo sforzo.

Inoltre, è importante mettere sul fondo gli indumenti e gli oggetti che si ritengono più difficili da impiegare: questo per evitare di svuotare/riempire lo zaino per ogni minima necessità.

Ora siamo pronti per pianificare la nostra prossima gita, prendere il necessario, mettere lo zaino in spalla e partire; senza dimenticarci di aggiungere tanta buona volontà, divertimento e determinazioni per raggiungere la vetta desiderata.